Storia di Bauer Eva, Haus Bauer – Renon
La carta igienica vergognosamente cara.
Da giovani, come da buona abitudine nelle aziende familiari in Alto Adige, mia sorella ed io aiutavamo in casa. Soprattutto eravamo addette alla pulizia delle camere, che tra l’altro ci divertivamo tanto. Nella mia infanzia vedevo tanti ospiti entrare e uscire da casa nostra. E di qualche ospite mi ricordo ancora oggi.
Mi ricordo di una signora di mezza età, un po’ eccentrica e tempestata di costosi gioielli. Aveva la strana abitudine di avvolgere i suoi gioielli nella carta igienica e posarli sul comò. Poi un giorno, il suo anello prezioso, è sparito, come se fosse stato risucchiato dal suolo. Tutta la stanza – ma cosa dico – tutta la casa è stata messa sottosopra. Nessuna traccia dell’oggetto sparito. Tutta irritata mi ha accusato di aver gettato i gioielli, che erano ben arrotolati nella carta igienica, nella spazzatura.
Volente o nolente abbiamo dovuto prendere il bidone dell’immondizia dalla strada e svuotare tutto il contenuto puzzolente su un telo in garage. Abbiamo cercando e rovistato invano… niente anello… dopodiché abbiamo ributtato la spazzatura nel cassettone.
Tutto a un tratto la signora uscì correndo dalla stanza. Aveva trovato l’anello. Togliendosi gli stivali, l’anello le era scivolato di dosso e si era infilato nella fodera. Non se ne era accorta la sera prima, tornando in camera…abbastanza alticcia – cosi pensai – ma sicuramente non l’ho detto.
Puzzolenti, ma notevolmente sollevati, eravamo seduti in terra nel garage.
Per farsi perdonare la signore ci ha invitati tutti ad andare a mangiare una pizza. Non potevamo portarle rancore.