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Storie da ogni angolo dell’Alto Adige
Quanto bene conoscete l’Alto Adige? Le tradizioni, la storia e gli usi e costumi di ogni sua valle? Se a queste domande scuotete la testa, allora siete finiti sulla pagina giusta. In questo blog vogliamo condividere con voi esperienze, eventi e particolarità del nostro amato territorio, i punti panoramici più belli da cui ammirare il tramonto, le migliori ricette di ogni singola valle (le calorie non si contano!) e le attività più entusiasmanti. E molto, molto di più. Partite per un viaggio virtuale attraverso l’Alto Adige!
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Vipiteno, Bressanone e Brunico sono tre città altoatesine con molto da offrire. E ottime destinazioni per il vostro prossimo city break. Oggi vi racconto cosa le rende così speciali!

Tra montagne e natura, tre perle urbane tutte da scoprire

Ah, l’Alto Adige! Quell’idilliaco angolino di mondo racchiuso tra imponenti montagne e verdi vallate, scenario ideale per escursioni, tour in bici, city break… No, fermi tutti… come sarebbe a dire “city break”? In Alto Adige?
Ebbene sì. Perché qui non abbiamo solo montagne e perle naturalistiche, ma anche deliziose città come Bressanone, Brunico e Vipiteno, che meritano assolutamente una visita. Continuate a leggere e scoprirete perché.

Vipiteno – la città più a nord d’Italia
Vipiteno è la città alpina per eccellenza. Incastonata tra il Brennero, il passo Giovo e il passo Pennes, gode di una posizione strategica che l’ha resa un importante nodo commerciale dell’arco alpino. Nota anche con l’appellativo di “Fuggerstadt” (città dei Fugger), oggi Vipiteno conta circa 7.000 abitanti. Tra i suoi punti di forza c’è il centro storico, con le sue splendide architetture medievali, le variopinte facciate delle residenze borghesi e, naturalmente, la cornice mozzafiato formata dalle montagne. Tra le vie del centro potrete non solo fare shopping o gustare deliziose torte artigianali, ma anche visitare diverse attrazioni culturali, come la Commenda dell’Ordine Teutonico, la chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Palude o il Museo civico e Museo Multscher, ospitati tra le mura dell’ex ospizio dell’Ordine Teutonico. Vi consiglio di prendere parte a un tour guidato, così da non perdervi nulla… meglio andare sul sicuro! 🙂

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Se vi state chiedendo perché sia chiamata “città dei Fugger”, ecco risolto il mistero: i Fugger erano una facoltosa e influente famiglia di imprenditori del XVI secolo che, come molti altri all’epoca, elessero Vipiteno a propria sede, ristrutturando gli edifici esistenti in stile patrizio e contribuendo così a plasmare il volto e le sorti della città. L’attività imprenditoriale dei Fugger in questa zona si concentrava soprattutto sul settore minerario, e fu proprio la fiorente attività mineraria del passato a fruttare a Vipiteno la notevole prosperità di cui ancora oggi si possono scorgere le testimonianze.

Bressanone, la città vescovile

Spostandoci 45 km più a sud, dove la Valle Isarco si congiunge all’ingresso della Val Pusteria, troviamo Bressanone. Si tratta di una delle città più antiche del Tirolo e la terza città per dimensioni dell’Alto Adige, con una popolazione che si attesta attualmente sui 22.728 abitanti. Come ogni città altoatesina che si rispetti, anche Bressanone è abbracciata da imponenti montagne: dalle Alpi Sarentine a ovest, dai Monti di Fundres (che fanno parte delle Alpi della Zillertal) a nord e dalle Dolomiti con i Monti di Luson a est.

È definita “città vescovile” in quanto per secoli fu governata da principi-vescovi. Questo passato si riflette chiaramente nelle attrazioni culturali brissinesi, tra cui spicca il Duomo con il suo chiostro. Notevole anche il palazzo barocco Hofburg, risalente al XIII secolo e successivamente ristrutturato, che oggi ospita il Museo e l’Archivio Diocesano. Ma le radici di Bressanone affondano ancor più in profondità: Stufels, il quartiere più antico e oggi diventato “quartiere degli artisti”, risale addirittura al Neolitico. Senza dubbio, a renderlo un insediamento di successo contribuì largamente la sua ubicazione tra i fiumi Rienza e Isarco. Se vi capiterà di passeggiare per Bressanone, magari facendo shopping, non perdetevi i portici medievali: la quintessenza del fascino urbano in stile altoatesino!

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Brunico, la cittadina più vivibile d’Italia
Ok ok, è passato un po’ di tempo da quando Brunico si è aggiudicata il titolo di “cittadina più vivibile d’Italia” (correva l’anno 2009). Ma la città ha saputo conservare tutte le caratteristiche che l’hanno portata al titolo, e con il suo fascino senza tempo è in grado di conquistare chiunque la visiti sin dalla prima occhiata! Questo Comune di quasi 17.000 abitanti si trova nel punto esatto in cui la Val Badia e la Valle Aurina sfociano nella Val Pusteria. Natura, profili montani e fascino cittadino medievale sono gli elementi distintivi di questa cittadina adagiata sul fiume Rienza. Tra le sue attrazioni troviamo Castel Brunico e la Chiesa di Santa Caterina Am Rain, ma anche la via principale della città, con la sua ricca offerta di negozi, boutique, bar e ristoranti.

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Si pensa che Brunico prenda il nome dal vescovo Bruno von Kirchberg, che qui fondò un insediamento nel XIII secolo. Fu sempre lui che fece costruire Castel Brunico sul pendio sopra la città, allo scopo di tenere monitorati i suoi territori in Val Pusteria. Oggi il castello è anche la sede di uno dei Messner Mountain Museum di Reinhold Messner, e quindi merita doppiamente una visita.

Per concludere, direi che un city break in Alto Adige vale davvero la pena, anche se già conoscete bene le due città più conosciute, ovvero Bolzano e Merano. E se non sapete esattamente cosa vedere o da dove cominciare, di sicuro i nostri specialisti della città sapranno darvi le dritte più azzeccate!

Con tutto il cuore,
la vostra Sabine
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