Montagne e pace. A
Casa Bergfried ad Avelengo presso Merano si possono apprezzare entrambe. Perché in fondo la montagna e la pace sono unite da un legame indissolubile. La vista a 360° dal balcone riappacifica il mio animo. Ed evidentemente anche quello di mia figlia che ha dormito come un angioletto tutta la notte. Anche in vacanza, come a casa, può dormire in una stanza tutta per sé, perché qui di spazio ce n’è in abbondanza. E anche per fare tutto il resto. Gli asciugamani sono profumati e stirati con cura. Il tavolo è decorato con fiori di campo appena colti. Perché l’amore vero si nasconde sempre dietro ai piccoli dettagli. Ma è proprio qui sul balcone dove mi sento maggiormente a mio agio. Circondata dai toni accesi dei gerani, non riesco a distogliere lo sguardo da questo meraviglioso panorama.
Cinema? Sì, ma senza schermo piatto e in 3D naturale
Da Casa Bergfried la vista si apre su prati, malghe e sentieri di montagna, che non sono solo belli da ammirare, ma sono anche facili da raggiungere. I proprietari di casa, Anna e Josef, dispensano con piacere informazioni riguardo ai percorsi più spettacolari e ai tour individuali per raggiungere le vette dei monti. E proprio accanto alla loro casa passano tantissimi sentieri. Per chi vuole esplorare i dintorni, la fermata dell’autobus è a pochi passi da casa e permette di raggiungere l’area escursionistica e gli impianti sciistici di Merano 2000, scendere a Merano o visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorf. A poca distanza da qui c’è anche il famoso belvedere all’aperto: il “Knottenkino” (“Knotte” nel dialetto locale significa roccia e “kino” significa cinema). Dopo circa una mezz’oretta di passeggiata leggermente in salita si raggiunge il punto panoramico da dove ammirare il paesaggio di tutta la Val d’Adige, le cime aguzze del Gruppo di Tessa e scorgere il Monte Macaion e il Corno Bianco.
“Da noi gli ospiti non si annoiano mai, qui si possono intraprendere un sacco di attività tutto l’anno: uscire in escursione, sciare, fare shopping nella città termale o rilassarsi alle terme di Merano. E se tutto ciò che si desidera è semplicemente della meritata pace, la si trova senza dubbio tra le nostre mura di casa”, spiega Josef sorridendo. Gli appartamenti sono situati in una posizione molto tranquilla, alla fine di una stradina del paesino di Avelengo, a 1.600 metri di altitudine.
Ed è proprio da qui che ci mettiamo in marcia seguendo i preziosi consigli di Anna. Ma non si tratta di una gita qualsiasi, bensì di un’escursione alla pista da slittino su rotaie più lunga d’Italia: l’Alpin Bob a Merano 2000. Seduti dentro a un bob su rotaie si scende per circa un chilometro verso valle. “Stooooop, non così veloce!” Papà si è palesemente “dimenticato” che anche il bob è dotato di freni. Ma a un certo punto perfino lui si lascia coinvolgere dalle emozioni e durante tutto il viaggio di ritorno ci ritroviamo a discutere su come si sarebbe potuto controllare meglio il bob all’altezza di quella o quell’altra curva.
I proprietari di casa: un duo perfetto, come nei film hollywoodiani
Se lo si desidera Anna passa per casa tutte le mattine con del pane fresco. Lo fa già da quasi 30 anni. “È un piccolo gesto dovuto”. Nella cantina di casa vengono conservate le bevande per gli ospiti: ognuno può prendere ciò che più gradisce e poi saldare il conto alla fine del soggiorno.
Josef è un muratore di professione e ha contribuito con le sue stesse mani a costruire gli appartamenti. Lo stesso vale anche per il delizioso parco giochi davanti a casa, proprio accanto al prato dove godersi il tepore del sole. Anna e Josef sono i gestori dell’attività fin dalla sua apertura. Nel tempo hanno continuato a restaurare la casa e ad ampliarla e da sempre, oltre che ad occuparsi dei loro tre figli, si sono dedicati all’affitto delle stanze. L’armonia di questa simpatica coppia si rispecchia anche nella piacevole atmosfera di casa. Quassù mi sento davvero coccolata. Con estrema naturalezza Anna ci ha invitati a bere un caffè e a mangiare un pezzo di torta. Accogliere gli ospiti è proprio la sua vocazione.
Mentre Anna ci prepara il caffè, con lo sguardo fa intendere a Josef che è il caso di portare in tavola le posate. E Josef si occupa immediatamente anche del taglio del (delizioso!) rotolo farcito, perché a Casa Bergfried apparecchiare la tavola significa anche servire il dolce. Il padrone di casa con un sorriso sposta la sedia per far accomodare la sua amata Anna, che si avvicina con le fumanti tazze di caffè per sedersi al tavolo con noi.
Per qualche giorno mi sembra di vivere in un mondo fatto di ritmi rallentati, pace e genuinità. E così, per un paio d’ore, mi dimentico del mio smartphone e mi lascio coinvolgere in una chiacchierata con i proprietari di casa. Grazie Anna, grazie Josef!